Meningo Summit 2021: proteggersi oggi per proteggere il domani

Anno: 2021 - Vol: 10 - Num. 5

Esperti: Prof. Giancarlo Icardi, Prof. Paolo Castiglia, Prof. Massimo Resti, Prof. Carlo Tascini, Prof.ssa Chiara Azzari, Prof. Paolo Bonanni, Dott. Andrea Siddu, Prof.ssa Donatella Panatto, Dr.ssa Emanuela Balocchini, Dr. Carlo Alberto Tersalvi, Dott.ssa Daniela Amicizia, Avv. Amelia Vitiello, Dr. Alessandro Rinaldi

Take-Home Messages

  • La MIM, in Italia, ha una bassa incidenza (200 casi/anno circa), ma il burden associato è elevato a causa del decorso severo e, spesso, letale della malattia; l'incidenza effettiva della MIM, inoltre, potrebbe essere sottostimata di circa 3 volte, a causa di un sistema di sorveglianza non ottimale, con conseguente sottonotifica e non completa caratterizzazione molecolare dei casi.
  • In Italia, la MIM è causata principalmente dai sierogruppi B, C, W e Y di N. meningitidis; negli ultimi anni, la diffusione dei sierogruppi W e Y è aumentata sia tra i bambini, sia tra adolescenti e adulti; inoltre, sta aumentando la diffusione di ceppi ipervirulenti dei sierogruppi C e W (es. CC 11) e si sta assistendo al fenomeno dello switch capsulare; complessivamente, i sierogruppi ACWY rendono conto di circa il 60% dei casi totali di MIM in età adulta.
  • La MIM interessa principalmente i lattanti (0-12 mesi), i bambini nei primi anni di vita (1-4 anni) e gli adolescenti, ma anche bambini in età scolare e giovani adulti sono a rischio di contrarla, anche se vaccinati come previsto dal PNPV 2017-2019, a causa di una significativa riduzione del titolo anticorpale dopo 5 anni dall'immunizzazione specifica.
  • Tra adolescenti e giovani adulti (15-24 anni) si ha la più elevata prevalenza dello stato di portatore, a causa dell'intensa interazione sociale, delle attività di gruppo, delle occasioni di vita comunitaria e dei comportamenti tipici di questa fascia d'età; ciò aumenta la probabilità di trasmettere il batterio per via aerea a soggetti suscettibili di sviluppare la MIM.
  • La MIM è difficile da diagnosticare e, se non prontamente trattata in modo corretto, può portare a morte nell'arco di 24 ore in un'elevata percentuale di casi, specie se si sviluppa sepsi meningococcica (porpora fulminante), letale in circa il 40% delle persone colpite; chi sopravvive alla MIM, spesso, deve fare i conti con sequele fisiche invalidanti e ripercussioni psicologiche, che riducono sensibilmente la qualità di vita e aumentano i costi diretti e indiretti per il SSN, le famiglie e la società.
  • Il miglior mezzo per proteggersi dalla MIM e dalle sue sequele è la vaccinazione antimeningococcica; attualmente, in Italia sono disponibili vaccini coniugati monovalenti (Men C) e quadrivalenti (Men ACWY) e due vaccini contro la malattia invasiva da Men B: tutti i preparati sono efficaci e sicuri e devono essere utilizzati nel contesto di strategie vaccinali ottimali, che permettano di massimizzarne i benefici in tutte le fasce d'età a rischio, in relazione al contesto epidemiologico (che varia nel tempo e per area geografica).
  • Il PNPV 2017-2019, ancora in vigore e in corso di aggiornamento, prevede la somministrazione dei vaccini monovalenti Men B (3 dosi + richiamo: 1a, tra metà del 3° e inizio del 4° mese; 2a, tra metà del 4° e inizio del 5° mese; 3a dose nel 6° mese; richiamo, nel 13° mese) e Men C (dose singola tra il 13° e il 15° mese o, in alternativa, Men ACWY) e del tetravalente coniugato Men ACWY (dose singola tra 12 e 18 anni).
  • Il Calendario vaccinale per la vita 4a, Edizione 2019 auspica un maggiore impiego del vaccino tetravalente coniugato ACWY, al posto del Men C, tra il 13° e il 15° mese di vita e raccomanda, oltre alle due dosi già previste dal PNPV 2017-2019, di somministrare una dose booster aggiuntiva di Men ACWY a tutti i bambini tra 6 e 9 anni per offrire una copertura adeguata e completa, dopo 5 anni dall'immunizzazione iniziale.
  • Una valutazione HTA relativa a una possibile ottimizzazione della prevenzione della MIM sul territorio italiano ha concluso che introdurre la vaccinazione con Men ACWY di due coorti di età aggiuntive, al 6° anno e al 19° anno di vita, raddoppierebbe il numero di casi di MIM evitati all'anno rispetto allo scenario attuale (-23 vs -12 casi/anno), con un risparmio economico per il SSN e un beneficio complessivo in termini di tutela della salute pubblica.
  • La recente autorizzazione di un nuovo vaccino tetravalente Men ACYW-TT (MenQuadfi®) sviluppato da Sanofi Pasteur, altamente efficace e sicuro contro i principali sierogruppi responsabili di MIM in età pediatrica e adulta, offre un'arma di protezione aggiuntiva, utilizzabile a partire dai 12 mesi di vita.
  • Men ACYW-TT contiene 10 μg di ciascun antigene Men A, Men C, Men W, Men Y (quantità circa doppia per ciascun sierotipo rispetto ai vaccini tetravalenti già in commercio), coniugati con tossoide tetanico (TT); deve essere somministrato in singola dose (0,5 ml) per via intramuscolare ed è possibile la co-somministrazione con altri vaccini previsti dal Calendario vaccinale.